023-m-icb

Cromatografo DCC

BÜCHI MOD. 670

1987

keywords: cromatografia, liquidi non miscibili, coefficiente di partizione

Principali ambiti d’impiego: Chimica sostanze naturali, Chimica organica, Chimica analitica

Breve descrizione:

La cromatografia controcorrente (CCC) è una tecnica cromatografica di ripartizione liquido-liquido che utilizza due fasi liquide immiscibili e nessun supporto solido. Un liquido agisce come fase stazionaria e l’altro come fase mobile. La fase stazionaria liquida è tenuta in posizione per gravità o per forza centrifuga, e sarà attraversata dalla fase mobile.

La partizione tra due fasi immiscibili si compone di tre momenti:

mixing: mescolamento vigoroso delle due fasi
settling: si ricompongono le due fasi separate
separating: si separano le due fasi.

Molecole diverse possono essere separate per partizione sulla base di una proprietà chimico-fisica chiamata coefficiente di partizione, che tiene conto di quanto ciascuna molecola viene solubilizzata in una fase e di quanto viene invece solubilizzata nell’altra fase.

La DCCC, droplet countercurrent chromatography, è un particolare caso di CCC.

Se si utilizza una fase mobile meno densa, questa salirà attraverso la fase stazionaria, si parlerà in questo caso di modalità ascendente; nel caso in cui si utilizza una fase mobile più densa rispetto alla fase stazionaria, si parlerà di modalità discendente.
In entrambi i casi l’eluente da una colonna viene trasferito ad un’altra: maggiore è il numero di colonne utilizzate maggiore sarà il numero di piatti teorici e quindi migliore sarà l’efficienza di separazione.

La DCCC è caratterizzata da velocità di flusso molto basse (i tempi di ritenzione possono essere anche di giorni) ed è limitata soltanto all’utilizzo di sistemi di solventi bifasici.

Come per qualsiasi altro tipo di apparato cromatografico questo è dotato di un sistema di iniezione del campione, un sistema di pompe in grado di far fluire la fase e di controllarne il flusso, un rivelatore.