Spettrofotometro di Dicroismo Circolare

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Spettrofotometro di Dicroismo Circolare (nome comune: spettropolarimetro)

JASCO J – 710

1990

keywords: spettroscopia, dicroismo circolare, ellitticità, centri chirali, asimmetria, molecole otticamente attive

Principali ambiti d’impiego: Chimica organica, Chimica delle proteine

Breve descrizione:

E’ uno degli strumenti che consentono indagini di tipo spettroscopiche, sfrutta infatti le interazioni tra radiazioni elettromagnetiche e materia. In particolare utilizza radiazioni dell’ultravioletto e più precisamente radiazioni polarizzate. L’interazione tra una radiazione polarizzata ed una molecola in soluzione può fornire informazioni strutturali importanti nel momento in cui la molecola contiene elementi di chiralità. Una molecola chirale è una molecola la cui struttura non è sovrapponibile alla sua immagine speculare (si pensi alle mani che sono identiche, sono l’una l’immagine speculare dell’altra e non sono sovrapponibili). Nel caso di piccole molecole questo fenomeno è spesso associato alla presenza di atomi di Carbonio che legano 4 sostituenti diversi (si chiamano centri chirali). Macromolecole come proteine oltre a contenere carboni chirali, contengono elementi strutturali che sono essi stessi chirali (ad esempio l’α-elica delle proteine non è sovrapponibile alla sua immagine speculare). Le molecole chirali interagiscono con la luce polarizzata e ne producono una rotazione del piano di polarizzazione. Tale rotazione è strettamente collegata alla struttura della molecola.

Si effettuano analisi su campioni in fase liquida (cioè disciolti in un opportuno solvente che potrebbe essere, a seconda dei casi, acqua, metanolo, etanolo, acetone o altro solvente organico).

Si compone di:

1) una sorgente luminosa
2) un sistema che seleziona la lunghezza d’onda incidente (monocromatore)
3) un polarizzatore
4) una cuvetta di quarzo che contiene il campione da analizzare (sciolto in un solvente che può essere acqua, metanolo, etanolo, o altro opportuno solvente)
5) un rivelatore
6) un amplificatore
7) un registratore.

Tra le applicazioni si citano: i) determinazione del contenuto di struttura secondaria (α-elica, β-struttura, random coil) contenuta in una proteina ; ii) studio di cambi conformazionali di una proteina che avvengono durante le interazioni con sostanze (inibitori, analoghi di substrato,ecc) o a causa di esse (se si tratta ad es di agenti denaturanti).


Altre risorse


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Manuale Spettropolarimetro